Giudizio favorevole sui conti dell'UE. Problemi sui sistemi di controllo
dalla Newsletter In Europa
Nella sua relazione annuale, la Corte dei conti europea ha reso una dichiarazione d'affidabilità positiva per i conti dell'UE. La Corte si è inoltre pronunciata sulla regolarità delle "operazioni pertinenti" (ossia le entrate percepite e i pagamenti effettuati dalle casse dell'UE), emettendo una dichiarazione positiva per le entrate, le spese amministrative e una parte delle spese in materia di preadesione e di agricoltura; ha affermato invece di non poter dare una garanzia senza riserve per i rimanenti settori di spesa dell'UE.
Riforma contabile – obiettivi raggiunti
Siim Kallas, vice presidente della Commissione europea responsabile dell'amministrazione, dell'audit e della lotta antifrode, si è rallegrato della valutazione positiva della Corte sui conti dell'UE: "Nel 2005 la Commissione ha utilizzato per la prima volta un sistema contabile interamente rinnovato. Nonostante la complessità della riforma e a parte i problemi ovvi legati alla sua messa in pratica, la Commissione ha rispettato l'impegno di attuare il sistema entro due anni, un calendario che la Corte stessa ha giudicato molto ambizioso."
Siim Kallas: "controlli efficaci, bilancio dell'UE adeguatamente protetto"
Allo stesso tempo, la Commissione si è detta preoccupata delle dichiarazioni della Corte in merito alle operazioni pertinenti: "La Commissione contesta fondamentalmente il modo in cui la Corte continua a concentrarsi sui singoli errori nell'ambito di piccoli campioni di operazioni, da cui effettua estrapolazioni che vengono in gran parte interpretate erroneamente. In qualunque organizzazione si troveranno sempre errori nelle singole operazioni, tuttavia noi disponiamo di meccanismi efficaci per recuperare eventuali pagamenti indebiti. Nel 2005 la Commissione ha recuperato oltre 2 170 milioni di euro. La Corte dovrebbe riconoscere questa situazione", ha detto il Sig. Kallas.
La Corte concentra ancora i suoi sforzi sul numero e sull'importanza degli errori che riscontra nelle spese dell'UE nel corso di un determinato esercizio. Tuttavia, i sistemi di controllo dell'UE operano su una base pluriennale e correggono efficacemente gli errori passati, tutelando gli interessi dei contribuenti. La Commissione ritiene fondamentale che la Corte tenga maggiormente conto della natura pluriennale delle spese dell'UE, anche se è tenuta in base ai trattati a produrre una valutazione annuale.
Uscire dall'impasse
La Commissione è determinata a ottenere una dichiarazione di affidabilità interamente positiva entro il 2009, pur essendo consapevole della sfida che questo rappresenta: il processo di audit per la UE è non soltanto assai più rigoroso rispetto agli audit dei bilanci nazionali (in questo caso i servizi vengono solitamente valutati separatamente e non formano oggetto di un singolo giudizio annuale), ma è anche molto più complesso, nel senso che la gestione del bilancio UE è fortemente decentrata, dato che non meno del 76% delle risorse viene speso dalle amministrazioni nazionali o locali. La Commissione accoglie con favore l'impegno degli Stati membri a fornire dichiarazioni annuali sulle modalità con cui le risorse UE che gestiscono vengono spese. "La Commissione spera che, grazie alla collaborazione degli Stati membri, ci avvicineremo ad una dichiarazione positiva della Corte", ha concluso il Sig. Kallas.
http://europa.eu.int/italia
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