Piergiorgio Romiti lascia Impregilo tornata in utile
Uno dei Romiti lascia Impregilo, si tratta di Pier Giorgio che abbandona l'incarico insieme a Ezio Gandini, Gian Luigi Garrino, Carlo Gatto e Andrea Novarese. Le dmissioni sono arrivate oggi ma hanno effetto dallo scorso 2 novembre. La Borsa ha reagito con favore al cambiamento con un aumento del 3,70%. La decisione arriva dopo la cesisone da parte di Gemina dell'11,83% alla Igli la società veicolo partecipata dalle principali famiglie italiane delle grandi opere (Techint dei Rocca, Gavio, Schema28 dei Benetton). In questo modo la società arriva a controllare il 29,87% di Impregilo, proprio a ridosso della qutoa che obbliga all'Opa. Ora si attende in Igli l'arrivo di Salvatore Ligresi, anche se ancora non si sanno i tempi. In sostituzione dei consiglieri dimissionari il cda ha cooptato Roberto Altamura, Mariano Aprea, Giovanni Castellucci, Michele Della Penna, Maurizio Maresca e Giuseppe Piaggio (presidente di Schema28, holding dei Benetton che controlla Autostrade), che resteranno in carica fino alla prossima assemblea degli azionisti.
Nel frattempo sono stati approvati anche i conti dei primi nove mesi del 2006 di Impregilo che ha chiuso con un utile netto consolidato di 195,3 milioni contro una perdita di 347,9 milioni dello stesso periodo del 2005. Bene anche i ricavi che sono aumentati del 6,9% fermandosi a quota 1,833 miliardi. Il risultato operativo segna un +108,6 milioni contro quello negativo dello scorso anno. In calo anche l'indebitamento che è arrivato a 125,1 milioni contro i 262,6 del 30 giugno e i 489,3 milioni di fine 2005, con un rapporto debito su patrimonio netto (695 milioni contro 516,7 milioni a fine 2005) pari a 0,18 rispetto a 0,39 alla fine del primo semestre e 0,95 a fine 2005. Il portafoglio ordini del gruppo alla fine del periodo ammontava a 13,4 miliardi, di cui 8,6 miliardi nell'area costruzioni, impianti ed edilizia e 4,8 miliardi al settore concessioni.
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