13 nov 2006

La Finanziara delle delusioni. Non c'è riformismo ma balzelli e ticket

Doveva essere la Finanziaria nuova, rigorosa, attenta alle spese e, conteporaneamente che non metteva le mani nelle tasche degli tialiani a reddito fisso.
Si sta trasformando sempre più in una Legge di polizia tributaria con accenti di esagerazione e persecuzione verso alcune categorie. Non solo ma si sta trasformando anche nelle Legge dalle mille deroghe e dai tanti piccoli balzelli nuovi e vecchi. Chi alza di più la voce ottiene, chi protesta con forza perchè ha un forte potere contrattuale, o forse sarebbe meglio dire ricattatorio, ottiene di più. Come trovare le risorse? Semplice, con il metodo più antico del mondo, aumentando le tasse certe, cioè bolli, tariffe, carburanti e ticket sanitari. Certo i conti non erano in ordine (ma non tanto in disordine come si vuole far intendere) e l'Europa ci chiedeva rigore, ma non sulle tasse, bensì sulle spese.
Bene ha fatto Piero Ichino ad affondare sul pubblico impiego improduttivo e specificando che c'è anche chi lavora per due o tre persone. Ma il consiglio non è stato seguito dall'esecutivo. C'è, bisogna dirlo, un'omertà trasversale sul publbico impiego per cui nè a destra nè a sinistra si decide di intervenire in maniera netta. Il blocco delle assunzioni deve rimanere ma bisogna tararlo. La mobilità dei dipendenti è necessaria e deve essere semplificata anche la contrattualistica. Non è possibile assistere a ineguaglianze di salario tra dipendenti pubblici. Un contratto unico per tutti, magari con alcuni profili professionali esclusi ed inquadrati ad hoc, ad esempio medici ed insegnanti. Per il resto tutti inquadrati perchè non si debba ancora assistere a dipendenti che a Palazzo Chigi prendono una cifra, ala Camera un'altra e al ministero una terza seppure ocn la stessa qualifica ed anzianità.
La Finanziaria di quest'anno va ad incidere sui costi della politica perchè più facile, demagogico e, non neghiamolo necessario in taluni casi, ma non va oltre. Così le risorse si cercano e trovano, in previsione, con sigarette, carburanti, sanità e aliquote varie riviste e corrette.
Una piccola domanda: dove sta la novità e il rigore vero e non di facciata?

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