22 nov 2006

Blacksone vuole l'Italia. Pronto ad investire in Enel e Telecom Italia

Un peso massimo come il fondo Blackstone ha scelto l'Italia. Lo ha fatto il suo presidente Tony James dichiarando di preferire l'Italia alla Germania per un motivo semplice i sindacati sono meno coinvolti nella gestione aziendale. Così il presidente ha dichiarato candidamente che sarebbe interessato a due blue chip di importanza strategica per l'Italia, Telecom ed enel. Le due aziende capitalizzato 47,9 e 44 miliardi di euro ma la cifra non sembra spaventare James. In particolare per quanto riguarda Telecom ha sottolineato che il proprio interesse riguarda l'intero asset compresa la telefonia mobile. La notizia ha immediatamente avuto un riscontro positivo sui corsi di Borsa di telecom Italia che oggi aveva aperto in calo dopo le critiche e la bocciatura di Citigroup. I titoli dell'ex monopolista della telefonia, se mercoledì mattina passavano di mano a 2,35 euro, in frenata rispetto alla vigilia, sono balzati a 2,41 euro, segnando un progresso del 2% intorno alle 14 per poi tornare a 2,3775 (+0,44%) alle 17,15, a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni. Il manager ha poi aperto anche a una partecipazione, anzi ha dichiarato che "non dobbiamo comprare per forza il 100 per cento. Possiamo pure comprare una quota di minoranza, ma non ci compriamo Telecom senza un'importante partner italiano. Se gli azionisti sono disposti a vendere, noi siamo interessati". Quanto a Enel, che comunque ha chiuso in leggero calo a 7,772 euro per un -0,12% , rispondendo a una domanda su un possibile interesse riguardo agli asset di Power Generation, James ha commentato: "Mi piace molto quel settore dove siamo già attivi in America". Enel però ha presentato un ricorso all'Antitrust contro l'istruttoria per abuso di posizione dominante sul mercato elettrico italiano. La società si rende disponibile a vendere con un'asta competitiva 700 Megawatt all'anno per un biennio ma senza che ciò comporti l'oblbigo di alienare centrali elettriche. L'Autorità valuterà l'offerta dell'Enel entro il 20 dicembre 2006.
James ha poi promosso il sistema eocnomico italiano ritenuto più libero di quello di latri concorrenti europei in particolare per quanto riguada il consiglio di sorveglianza, un organo che in Germania rende la gestione operativa più lenta e che coinvolge il sindacato.
Anche l'ambasciatore americano in Italia ha commentato le dichiarazioni del presidente di Blacksotne. L'occasione è stata la partecipazione del capo della diplomazia alla conferenza "Growing the italian economy: the case for private equity investment": "In Italia c'è terreno fertile" per lo sviluppo del private equity, ha commentato Spogli.

1 commento:

ISOLA PULITA ha detto...

Denuncia al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica


Denuncia al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica
Denuncia al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica
Denuncia al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica
Denuncia al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica

Dal Coordinamento Regionale dei Comitati Cittadini Siciliani parte una denuncia al ministero della salute e alla procura della repubblica a difesa della salute dei cittadini e contro le manovre che vogliono favorire le autorizzazzioni in modo non trasparente

Al Ministero della Sanità
Alla Procura della Repubblica di Siracusa
Agli Organi di Stampa
Ai Comitati Cittadini Siciliani

Come tutti i Comitati Cittadini Siciliani avevano ampiamente previsto, avvicinandosi la scadenza della "moratoria" (in effetti mai iniziata) sui lavori degli inceneritori, per cui si sarebbe dovuto procedere a Palermo o Roma con l’AIA, il Governatore Totò Cuffaro ha presentato il conto.

Apprendiamo da fonte certa che il Direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente ha comunicato al Dott. Gioacchino Genchi, responsabile del Servizio 3 Tutela dall’Inquinamento Atmosferico delle Emissioni, che dovrà a breve spostarsi ad altro incarico solo per alcuni mesi, spostamento peraltro non giustificato da alcuna motivazione.

Questo conferma che lo scopo è quello di avere campo libero per il tempo necessario a fare ogni tipo di operazione, alias autorizzazione.

Questo scaturisce dalle altissime pressioni determinate dal fatto che i funzionari di detto Ufficio, ligi alle normative oltre che al buon senso, hanno toccato degli evidenti interessi che vanno a intaccare alcuni "santuari" finora inviolati e pertanto il Governatore Cuffaro & C. hanno ritenuto necessario disarticolare la struttura eliminandone temporaneamente il responsabile.

Basta pensare che oltre ai 4 inceneritori, che già sarebbero stati motivi più che sufficienti, l’Ufficio era intervenuto sulla Italcementi, cementificio di Isola delle Femmine (divieto d’uso del pet-coke ricchissimo di metalli pesanti e di IPA emessi come pericolosissimo nanoparticolato, responsabile in specie di tumori all’apparato respiratorio), sulle Autorità portuali (necessità delle autorizzazioni, mai previste prima, per la movimentazione nei porti del materiale polverulento, tipo pet-coke, cemento, ecc.), sulla piattaforma polifunzionale Oikothen di Augusta destinata a bruciare rifiuti industriali (divieto temporaneo dell’inceneritore e concessione solo di trattamenti meccanico-biologici), sulla DB Group di Adrano (divieto di smaltimento mascherato di rifiuti, ossia incenerendoli dopo averli impastati con argilla per farne mattoni e tegole), Bonifica S.p.A. con sede a Palermo e stabilimento nel porticciolo dell’Acqua Santa di Palermo, in atto sotto sequestro per violazione dell’autorizzazione al trattamento di rifiuti industriali e morchie di petroliere, e poi ancora le Distillerie Bertolino e Trapas, ecc.Nell’immediato l’Ufficio si accingeva ad intervenire sui petrolchimici (la truffa legalizzata della bolla di emissioni atmosferiche di raffineria, lo smaltimento mascherato di rifiuti tramite le torce, la mancanza di sistemi di recupero vapori nelle operazioni di carico e scarico delle navi), sulle centrali termoelettriche (riduzione dei limiti delle concentrazioni emissive) e sulla miriade di mini inceneritori che si vorrebbero costruire riconvertendo gli impianti di compostaggio in impianti di combustione di "biomasse" per sfruttare i vantaggi economici dei Cip6 (certificati verdi).
Al Coordinamento Regionale dei Comitati Cittadini sembra necessario, a questo punto, attivare ogni tipo di sbarramento contro questa pericolosa manovra, cominciando a darne la più ampia divulgazione. Pertanto questo Coordinamento comunica sin d’ora che, considerato che questa operazione di smantellamento dell’Ufficio equivarrà a consentire la realizzazione di impianti sicuramente nocivi e dannosi per la Salute dei Siciliani e dell’Ambiente, presenterà un esposto per danno temuto presso le varie Procure della Repubblica competenti ed uno alla Corte dei Conti per le erogazioni indiscriminate dei Cip6 impropriamente destinati ad impianti nocivi piuttosto che alla produzione di energie alternative pulite.

Con la presente il Coordinamento sollecita ulteriormente il Ministero della Sanità, nella persona del Ministro Livia Turco e nella persona del Dott. Donato Greco a voler prendere in seria considerazione la tematica relativa ai danni procurati dalle emissioni dei nano-inquinanti da parte delle suddette industrie, danni ormai scientificamente confermati dalla letteratura internazionale che purtroppo ancora oggi il Ministero si ostina a disconoscere.

Dobbiamo forse aspettare i 25 anni che furono necessari a che fosse riconosciuto il danno da amianto oppure vogliamo intervenire subito? E’ solo con la prevenzione che si diminuiscono i costi sanitari!

Augusta 5 gennaio 2007.

Dal Coordinamento Regionale dei Comitati Cittadini Siciliani,
il Presidente Luigi Solarino ed il Consigliere Giacinto Franco.

http://www.isolapossibile.it/article.php3?id_article=1437

Comitato Cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine PA

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