Tutto quello che devi sapere per accendere un mutuo
La Bce ha intrapreso la strada dell’aumento dei tassi ma questo non sembra spaventare il popolo dei mutui. Anche nel 2006 si sta confermando la tendenza ormai di qualche anno, al rialzo del numero di operazioni e del loro importo. Siamo arrivati, secondo le ultime statistiche disponibili, a circa 190 miliardi di erogato e ad un importo medio di 122 mila euro per ogni mutuo. La durata sta gradualmente crescendo, tanto che alcune banche iniziano a proporre addirittura mutui quarantennali. La media, comunque, si attesta sui trent’anni con un peso percentuale sulla massa del 25%.
Le banche si stanno attrezzando per l’erogazione di mutui anche a categorie lavorative fino ad oggi escluse,come gli atipici (tipologia con un’incidenza altissima nei giovani). Anche le nuove tecnologie possono essere utili per raffrontare le proposte dei vari istituti. I siti più popolari sono www.mutuionline.it oppure www.sceglimutuo.it con i quali si possono ottenere condizioni particolari sugli interessi. A distanza di circa sei mesi da un servizio simile vi presentiamo una guida ragionata ai vari tipi di mutuo, con i documenti necessari, la spiegazioni delle differenze fra il fisso e il variabile; il significato di alcune parole “ chiave” per capire quanto
si pagherà.
PER INIZIARE L’IMPRESA
E’ utile iniziare a chiedere informazioni prima ancora di avere l’atto della prima casa. Ogni istituto ha proprie procedure per quanto riguarda i documenti richiesti ma una buona base di partenza la si può trovare nella tabella qui sopra. le banche possono già dirigerti verso un tipo di mutuo o dare indicazioni sull’erogabile. E’ importante
conoscere la “regola del terzo” per cui la rata finale non dovrà superare un terzo del reddito complessivo familiare In pratica è inutile tentare di chiedere un mutuo con una rata di 1000 euro se si guadagnano 2000 euro al mese. E’ altresì importante non nascondere nulla alla banca. All’atto della richiesta non omettere eventuali difficoltà avute in passato nel pagamento di rate di altri mutui, prestiti o carte revolving. L’istituto prima di erogare il mutuo prende le sue informazioni presso le centrali rischi. infine è buona regola andare su internet e procedere con le simulazioni che offrono i due siti già citati e magari provare a richiedere direttamente da lì.
TASSI E SPREAD
Le banche si stanno attrezzando per l’erogazione di mutui anche a categorie lavorative fino ad oggi escluse,come gli atipici (tipologia con un’incidenza altissima nei giovani). Anche le nuove tecnologie possono essere utili per raffrontare le proposte dei vari istituti. I siti più popolari sono www.mutuionline.it oppure www.sceglimutuo.it con i quali si possono ottenere condizioni particolari sugli interessi. A distanza di circa sei mesi da un servizio simile vi presentiamo una guida ragionata ai vari tipi di mutuo, con i documenti necessari, la spiegazioni delle differenze fra il fisso e il variabile; il significato di alcune parole “ chiave” per capire quanto
si pagherà.
PER INIZIARE L’IMPRESA
E’ utile iniziare a chiedere informazioni prima ancora di avere l’atto della prima casa. Ogni istituto ha proprie procedure per quanto riguarda i documenti richiesti ma una buona base di partenza la si può trovare nella tabella qui sopra. le banche possono già dirigerti verso un tipo di mutuo o dare indicazioni sull’erogabile. E’ importante
conoscere la “regola del terzo” per cui la rata finale non dovrà superare un terzo del reddito complessivo familiare In pratica è inutile tentare di chiedere un mutuo con una rata di 1000 euro se si guadagnano 2000 euro al mese. E’ altresì importante non nascondere nulla alla banca. All’atto della richiesta non omettere eventuali difficoltà avute in passato nel pagamento di rate di altri mutui, prestiti o carte revolving. L’istituto prima di erogare il mutuo prende le sue informazioni presso le centrali rischi. infine è buona regola andare su internet e procedere con le simulazioni che offrono i due siti già citati e magari provare a richiedere direttamente da lì.
TASSI E SPREAD
Probabilmente sono i due termini più interessanti per la scelta definitiva del mutuo. Attenzione, però, perchè molti istituti nelle loro pubblicità inseriscono tassi che non corrispondono precisamente al vero. In particolare le banche sottolineano il livello basso dei tassi d’ingresso ma la stessa enfasi non è osservata anche per specificare che la durata di tale tasso è limitata (spesso un solo anno) nel tempo. Per capire quale sia il tasso preciso si fa riferimento allo spread che è la differenza applicata da ogni banca su alcuni tassi di riferimento, insomma è il guadagno dell’istituto. I riferimento sono l’Euribor o l’Euris a cui verra applicato lo spread che si aggira intorno all’1/2% a seconda del mutuo. L’altro documento da controllare con attenzione è il piano di ammortamento. Ogni rata è composta da una quota capitale ed una interessi. In quasi tutti i casi si parte pagando rate che vanno che sono formate percentualmente dal 55% di quota capitale e 45% di quota interessi. Nel caso di tasso variabile le eventuali variazioni dei tassi saranno molto evidenti nei primi anni quando la percentuale sulla rata è molto alta.
LE SPESE ACCESSORIE
In questo capitolo verrà esaminata ogni voce che si trova a dover pagare chi vuole ottenere un mutuo. Le prime su cui ci si concentra sono quelle d’istruttoria. Vengono richieste dalla banca per studiare la richiesta, preparare la documentazione, controllare le carte e prepararle. Alcuni istituti hanno optato per una cifra fissa a prescindere dall’importo erogato, altre vanno a percentuale che di solito si aggira sullo 0,5% dell’erogato. Diversi istituti ed in particolare quelli online hanno scelto di non appesantire il mutuo di tale spesa. La perizia è, invece, il capitolo dedicato all’onorario del tecnico della banca che dovrà accertare il reale valore dell’immobile da porre sotto ipoteca. Il costo si aggira tra i 100 e i 300 euro, a tale cifra vanno aggiunte le trasferte. Gli istituti richiedono una polizza obbligatoria su incendio e scoppio. Il costo dipende da due fattori, dall’importo assicurato e dalla durata del mutuo. Il costo è comunque piuttosto contenuto.
Durante tutta la durata del mutuo ci si potrà trovare a pagare una commissione d’incasso rata che
oscilla, a seconda degli istituti, tra i 5 e i 10 euro. Questa voce, onestamente, non è ben sopportata dai clienti che già pagano un interesse adeguato all’istituto. All’atto della stipula dovranno essere saldate le spese notarili che comprendono l’onorario del professionista e le imposte per lo Stato. Ci sono da indicare altre due spese che, però, non sono comuni ad ogni mutuo. La prima riguarda l’eventuale estinzione anticipata che prevede una penale (tra l’1 e il 5%) del residuo. Alcuni istituti hanno abolito tale voce di spesa. L’altra spesa la si trova alla fine del mutuo nel caso in cui si volesse cancellare l’ipoteca. In questo caso è bene ricordare che l’ipoteca si estingue da sola al cessare della posizione debitoria ma non si cancella. Così nel caso in cui si decidesse di vendere l’immobile bisognerà chiederne la cancellazione. Nel caso di mutui oltre i 20 anni l’ipoteca andrà rinnovata. I costi oscillano a seconda dell’erogato con un minimo di 100 euro
LE SPESE ACCESSORIE
Al momento di firmare il compromesso di vendita è buona regola far inserire una clausola che vincola l’eventuale stipula dell’atto alla concessione del mutuo, in tal modo non si perde l’acconto versato in caso di rifiuto da parte della banca. E’ bene prestare attenzione anche alla cifra dichiarata sul contratto di acquisto. Spesso per risparmiare le tasse e le imposte di registro si tende ad abbassare la cifra dichiarata ma in tal modo il notaiopotrebbe bloccare l’atto se la somma finanziata risulta superiore al prezzo dichiarato. In caso di donazione la banca potrebbe non erogare il mutuo. Per 10 anni, infatti, gli eredi legittima che si sentono danneggiati dall’attopossono bloccare la donazione e l’eventuale ipoteca nei confronti della banca perde ogni valore. In caso di secondo mutuo l’istituto di credito erogante potrebbe vincolare il finanziamento all’estinzione del vecchio mutuo o dell’ipoteca. In ultimo è giusto ricordare che tutti i lavoratori dipendenti con almeno 8 anni di lavoro presso la stessa ditta possono chiedere l'anticipo del tfr fino al 70% di essa per l’acquisto della prima casa.
LE SPESE ACCESSORIE
In questo capitolo verrà esaminata ogni voce che si trova a dover pagare chi vuole ottenere un mutuo. Le prime su cui ci si concentra sono quelle d’istruttoria. Vengono richieste dalla banca per studiare la richiesta, preparare la documentazione, controllare le carte e prepararle. Alcuni istituti hanno optato per una cifra fissa a prescindere dall’importo erogato, altre vanno a percentuale che di solito si aggira sullo 0,5% dell’erogato. Diversi istituti ed in particolare quelli online hanno scelto di non appesantire il mutuo di tale spesa. La perizia è, invece, il capitolo dedicato all’onorario del tecnico della banca che dovrà accertare il reale valore dell’immobile da porre sotto ipoteca. Il costo si aggira tra i 100 e i 300 euro, a tale cifra vanno aggiunte le trasferte. Gli istituti richiedono una polizza obbligatoria su incendio e scoppio. Il costo dipende da due fattori, dall’importo assicurato e dalla durata del mutuo. Il costo è comunque piuttosto contenuto.
Durante tutta la durata del mutuo ci si potrà trovare a pagare una commissione d’incasso rata che
oscilla, a seconda degli istituti, tra i 5 e i 10 euro. Questa voce, onestamente, non è ben sopportata dai clienti che già pagano un interesse adeguato all’istituto. All’atto della stipula dovranno essere saldate le spese notarili che comprendono l’onorario del professionista e le imposte per lo Stato. Ci sono da indicare altre due spese che, però, non sono comuni ad ogni mutuo. La prima riguarda l’eventuale estinzione anticipata che prevede una penale (tra l’1 e il 5%) del residuo. Alcuni istituti hanno abolito tale voce di spesa. L’altra spesa la si trova alla fine del mutuo nel caso in cui si volesse cancellare l’ipoteca. In questo caso è bene ricordare che l’ipoteca si estingue da sola al cessare della posizione debitoria ma non si cancella. Così nel caso in cui si decidesse di vendere l’immobile bisognerà chiederne la cancellazione. Nel caso di mutui oltre i 20 anni l’ipoteca andrà rinnovata. I costi oscillano a seconda dell’erogato con un minimo di 100 euro
LE SPESE ACCESSORIE
Al momento di firmare il compromesso di vendita è buona regola far inserire una clausola che vincola l’eventuale stipula dell’atto alla concessione del mutuo, in tal modo non si perde l’acconto versato in caso di rifiuto da parte della banca. E’ bene prestare attenzione anche alla cifra dichiarata sul contratto di acquisto. Spesso per risparmiare le tasse e le imposte di registro si tende ad abbassare la cifra dichiarata ma in tal modo il notaiopotrebbe bloccare l’atto se la somma finanziata risulta superiore al prezzo dichiarato. In caso di donazione la banca potrebbe non erogare il mutuo. Per 10 anni, infatti, gli eredi legittima che si sentono danneggiati dall’attopossono bloccare la donazione e l’eventuale ipoteca nei confronti della banca perde ogni valore. In caso di secondo mutuo l’istituto di credito erogante potrebbe vincolare il finanziamento all’estinzione del vecchio mutuo o dell’ipoteca. In ultimo è giusto ricordare che tutti i lavoratori dipendenti con almeno 8 anni di lavoro presso la stessa ditta possono chiedere l'anticipo del tfr fino al 70% di essa per l’acquisto della prima casa.
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