21 nov 2006

Freno tirato nell'operazione Gaz de France-Suez

Dopo il via libera dell'Europa all'operazione Gaz de France-Suez sono iniziati i problemi. A mettere i bastoni fra le ruote alla fusione sono i grandi azionisti di Suez che vogliono una cedola più alta e il comitato di controllo della Gdf. Albert Fre're, principale azionista di Suez, ed altri hanno minacciato apertamente la volontà di votare contro la fusione nel prossimo cda se il dividendo previsto non sarà visto al rialzo. Secondo Fre're, infatti, "tenuto conto dell'evoluzione finanziaria dopo l'annunciata fusione l'entità della cedola deve essere vista molto al rialzo. Se ciò non avverrà i soci Suez non voteranno la fusione". Ma i problemi non finiscono qui. anche da Gaz de France arrivano batoste all'operazione annunciata ad inizio estate per contrastare l'ipotesi di Opa da parte di Enel su Suez. Il comitato centrale d'impresa dell'azienda transalpina, infatti, ha deciso di adire le vie legali per bloccare il cda previsto per mercoledì. La causa è la mancanza d'informazioni sull'intera operazione. Il comintato ha depositato un'istanza presso il Tribunale di Parigi chiedendo il rinvio del cda della società e i giudici hanno dato ragione ordinando di spostare la data. Il comitato d'impresa dovrà esaminare i dati e il progetto di fusione e solo dopo il suao via libera si potrà tenere il cda con all'oridne dle giorno l'operazione con Suez. In caso di violazione della sentenza la società dovrà pagare 100mila euro di multa.

Nessun commento: